Zaino in spalla, valigia in macchina e playlist da viaggio pronta: inizia così il nostro family tour on the road in Grecia. Abbiamo scelto Creta per il suo mare turchese, le spiagge caraibiche, i suoi villaggi sospesi nel tempo, un entroterra aspro e autentico, resti archeologici che raccontano storie di dèi e di uomini, e poi... il cibo, oh sì: il sapore del souvlaki e della feta al forno ci accompagnerà per tutto il viaggio. Una scelta un po’ fuori rotta forse. Ma è proprio lì che si trova la magia: tra siti archeologici millenari, paesaggi montuosi che si tuffano nel blu e spiagge segrete che sembrano uscite da un sogno. Anche in pienissima estate (fine luglio – primi di agosto) abbiamo trovato calette semi-deserte. Il segreto? Lasciarsi guidare dall’istinto e... da una buona mappa offline.
Primo giorno: Brindisi – Igoumenitsa
Via da Carovigno con la nostra fedele Punto, direzione porto di Brindisi. Siamo in pieno sabato sera di fine luglio e la fila per imbarcarsi è infinita. Alle 23, con un’oretta di ritardo, siamo finalmente a bordo del traghetto Minoan Lines per Igoumenitsa (prenotato su Traghettilines) e ci godiamo la nostra cabina esterna con ogni comfort. L’avventura è appena cominciata.
Secondo giorno: Atene, la culla della civiltà
Alle 6:30 del mattino (ora greca), sbarcati a Igoumenitsa, puntiamo dritti verso Atene. Sei ore di autostrada, una sosta all’“Olympus Plaza Food Park” (caffè frappé obbligatorio!), e attraversiamo il golfo di Corinto sul mitico ponte di Patrasso, che con i suoi 2883 metri è il ponte strallato più lungo d’Europa. Ad Atene abbiamo dormito Al Fresh Hotel, prenotato su Reserving, un’oasi colorata nel cuore di Psyri, lontana dal caos ma a due passi da tutto. Design moderno, piscina sul rooftop, parcheggio comodo: promosso a pieni voti. Per pranzo abbiamo scelto la taverna Klimataria aperta nel 1927 (a soli 100 metri dal nostro hotel): un angolo autentico di Atene. Pergolato, famiglie greche, e il miglior souvlaki e feta al forno mai assaggiati. Obbligatoria la prenotazione.
Nel pomeriggio visitiamo l’Acropoli (con guida in italiano via Clio Muse, acquistata su Tiqets). Il sole picchia mentre passeggiamo tra i resti del Tempio di Atena e del Partenone ma la vista sulla città dal Partenone, alla fine della visita, ripaga però ogni goccia di sudore. Qui si trova anche il teatro di Dioniso che è stato il primo teatro al Mondo dove i tre grandi tragici Eschilo, Sofocle ed Euripide presentarono le loro opere e l’Odeon di Erode Attico, destinato principalmente ad eventi musicali e che poteva contenere fino a 5000 persone. A seguire abbiamo visitato il museo dell’Acropoli, nello storico quartiere di Makrigianni (con guida in italiano acquistata su Musement) dove abbiamo potuto ammirare le originali cariatidi, ovvero le statue che sorreggevano l’Eretteo. Dopo aver visitato il museo abbiamo fatto una sosta all’ “Acropolis Museum Cafe and Restaurants” per ammirare, dalla sua terrazza, il tramonto sull’Acropoli e poi via in metro in Piazza Monastiraki. Da qui la vista sulla moschea Tzidarakis, i resti della Bibilioteca di Adriano e la chiesa di Pantanassa è meravigliosa. Ci attardiamo tra le bancarelle del mercato delle pulci prima di rientrare in hotel.
La sera cena con vista all’Air Lounge Bar dell’hotel: skyline di Atene + Moussaka perfetta = fine giornata memorabile.
Da non perdere: L’Acropoli al tramonto, il frappé greco on the road, i piatti tipici in taverna e le soste improvvisate lungo il tragitto.
Consigli:
· Acquista i biglietti salta-fila per l’Acropoli online per evitare lunghe attese.
· Indossa scarpe comode perché si cammina molto su superfici irregolari.
· Porta sempre con te una bottiglia d’acqua, il sole ad Atene può essere intenso.
Terzo giorno: da Atene a Creta passando per le Cicladi
Partenza all’alba per il Pireo, a solo 15 km dal nostro hotel. Salpiamo a bordo del “Santorini Palace” (catamarano della Minoan Lines prenotato con traghettilines) verso Heraklion. Ecco la vera sorpresa: lungo la rotta facciamo tappa a Syros, Mykonos, Paros, Naxos e Santorini. Un viaggio nel viaggio, una crociera tra le perle dell’Egeo.
Arriviamo a Creta in serata (con 3 ore di ritardo... colpa di un motore capriccioso), ma l’accoglienza del Lato Boutique Hotel (prenotato su Reserving) a Heraklion cancella ogni stanchezza. L’Hotel permette di usufruire di un posteggio gratuito in un parking sul porto a poche centinaia di metri. Vista sulla fortezza veneziana, camera super e cena al ristorante panoramico dell’hotel. Un sogno ad occhi aperti.
Da non perdere: La crociera attraverso le isole dell’Egeo e la cena con vista sulla fortezza veneziana di Heraklion.
Consigli:
· Con un po' di tempo in più programma una visita delle isole delle Cicladi prima di arrivare a Creta.



Quarto giorno: Heraklion e il battito dell’antica Creta: tra miti e colonne rosso fuoco
La nostra quarta giornata a Creta ci ha portati dritti nel cuore pulsante dell’isola, Heraklion, anticamente conosciuta come Candia. Ma più che una semplice tappa cittadina, è stato un vero e proprio viaggio nel tempo. Dopo un’abbondante colazione, abbiamo lasciato l’hotel e, in pochi chilometri, ci siamo ritrovati davanti alla biglietteria del Palazzo di Cnosso, alle 9:30 in punto. Scelta strategica: evitare le ore torride e le folle dei gruppi turistici.
Cnosso non è un sito qualunque. È il mito reso pietra, il labirinto in cui l’archeologo Arthur Evans vide, a partire dai primi anni del '900, il segno tangibile della leggenda del Minotauro, nato dall’amore proibito tra Pasifae, moglie del re Minosse, ed un toro divino. E qui, tra affreschi di delfini e grifoni, colonne scarlatte e la celebre Sala del Trono, la storia antica si è fatta quasi palpabile. Il palazzo fu eretto nel 1700 A.C. su un altro edificio del 2000 A.C. raso al suolo da un terremoto e testimonia una civiltà che regnò per 4000 anni sull’Egeo. Abbiamo visitato il sito con un’audioguida 3D super consigliata, (prenotata con GetYourGuide e gestita da simpatici ragazzi della compagnia Knossos 3D Experience!), dotata persino di tettuccio parasole – dettaglio da veri esperti di sopravvivenza turistica!
Poco dopo mezzogiorno ci siamo immersi nel Museo Archeologico di Heraklion, nel cuore della città, ubicato dove un tempo sorgeva il Convento di San Francesco. Biglietto sempre con audioguida via app con getyourguide – perfetto per chi ama ascoltare e muoversi con libertà. Qui ci siamo trovati davanti a veri capolavori dell’epoca minoica: il misterioso Disco di Festo (in terracotta ancora irrisolto databile intorno al 1700 A.C.), la Dea dei Serpenti con il suo sguardo magnetico che rappresenta la Dea Madre, gli affreschi del “Principe dei Gigli” e della “Parigina”, il salto del toro databile al 1600-1400 A.C., l’anello del re Minosse, il sarcofago di Agia Triada... ogni pezzo un tassello di un puzzle affascinante e ancora vivo.
Dopo aver salutato Heraklion, ci siamo diretti verso est, attraversando la costa settentrionale fino a Sitia, situata a 130km e raggiungibile attraverso una comoda autostrada. Pausa pranzo a Agios Nikolaos, sul suggestivo lago Voulismeni che si getta nel mare attraverso un canale quasi veneziano. Sitia è meno pittoresca e turistica rispetto ad Agios Nikolaos e rappresenta la porta d’accesso per visitare la parte orientale dell’isola. Nel pomeriggio, arrivo al nostro alloggio per due notti: Sitia Bay (prenotato via mail e gestito da mamma e figlio), grazioso appartamentino fronte spiaggia con una piccola terrazza vista mare. Parcheggio facile, relax totale. Piscina al piano terra, terrazza panoramica all’ultimo piano e un tramonto da togliere il fiato.
La sera, una passeggiata sul lungomare di Sitia, città tranquilla e ancora non soffocata dal turismo di massa. Accanto all’hotel, un piccolo gioiello: “Seaside”, un negozietto adorabile dove abbiamo trovato artigianato autentico, cappelli cuciti a mano e souvenir raffinati. Passeggiando sul lungomare abbiamo ammirato delle grandi vasche per i pesci di epoca romana e nel porto la riproduzione di un calcolatore meccanico di eclisse, tra gli orologi più antichi al mondo (l’originale è al museo di Heraklion). Per cena, uno dei tanti ristorantini sul mare, con la luna piena che si rifletteva sull’acqua calma. Una chiusura poetica per una giornata davvero memorabile.
Da non perdere: Due tesori di Creta il Palazzo di Cnosso ed il museo archeologico, pranzo con vista sul lago Voulismeni, il tramonto dalla terrazza del Sitia Bay e cena con vista mare a Sitia.
Consigli:
· Visita il Palazzo di Cnosso al mattino presto o prenota il biglietto “salta fila” con audioguida 3D.
· Fai prima il sito e poi il museo se il caldo non è opprimente.
· Fermati ad Agios Nikolaos per pranzo, anche solo per goderti la vista.
· A Sitia, il negozio Seaside è un piccolo scrigno di meraviglie locali.



Quinto giorno: Foresta di palme, mare cristallino e tradizioni antiche: la magia di Vai e del Monastero di Toplou
Dopo una colazione rilassata a Sitia, siamo partiti alla scoperta di una delle meraviglie più sorprendenti e selvagge dell’isola: la spiaggia di Vai, un paradiso naturale incastonato tra l’Egeo e il Mar Libico, a soli 16 km dalla nostra base.
La strada che porta a Vai è una carezza per i sensi: curve dolci che si snodano tra profumi di erbe selvatiche e timo, capre al pascolo e alveari nascosti tra le rocce. Il paesaggio è così autentico che sembra di tornare indietro nel tempo. Ad un certo punto, sulla sinistra, compare maestoso il Monastero di Toplou, un baluardo austero che domina la costa, con le sue mura difese da un cannone veneziano, eredità di tempi turbolenti.
Arrivati a Vai in mattinata presto, abbiamo trovato il luogo ancora tranquillo, un lusso da non sottovalutare in agosto. La spiaggia è famosa per la sua foresta di oltre 5.000 palme, la Phoenix Theophrasti, già presente in epoca minoica, unica nel suo genere e una delle più grandi d’Europa. Leggende popolari raccontano che i semi siano stati lasciati da mercanti fenici, saraceni ed egizi, e la magia di questa natura rara si sente davvero nell’aria.
Abbiamo noleggiato ombrellone e sdraio e ci siamo immersi nel mare cristallino, godendoci il sole e la pace, mentre il bar della spiaggia ci riforniva con delizioso cibo take-away per un pranzo senza fretta. Un’opzione perfetta per chi ama alternare relax e natura senza rinunciare al comfort.
Nel pomeriggio, abbiamo fatto una visita al vicino Monastero di Toplou, dove abbiamo potuto assaggiare e acquistare ottimo vino, miele al timo e olio prodotti dai monaci, custodi di tradizioni antiche. Le 61 icone dipinte dal celebre pittore cretese Ioannis Kornaros sono un tesoro artistico e spirituale, e l’atmosfera del luogo invita a una pausa di riflessione.
Non ci siamo fermati qui: ci siamo spinti ancora più a est, verso le spiagge quasi deserte di Capo Sideros: Itanos e Erimoupolis. Qui il mare è un caleidoscopio di blu e la natura regna incontrastata. Abbiamo fatto il bagno al tramonto, circondati dai resti di un antico porto minoico, un momento di puro incanto. Breve sosta al villaggio agricolo di Palekastro per fare shopping presso Terra Elaia, un negozio ricco di souvenir, quadri e libri originalissimi.
La giornata si è conclusa con una cena prenotata con largo anticipo a Chonia, piccolo gioiello affacciato sul mare, dove abbiamo gustato una zuppa di pesce freschissimo, la tradizionale kakavia, davanti alla luna che illuminava le onde. Un’esperienza da veri insider, da riservare solo a chi ama assaporare la Creta più autentica.
Da non perdere: Vai al mattino presto, il Monastero di Toplou per gustare i sapori dell’isola, bagno al tramonto a capo Sideros e cena con i piedi nell’acqua a Chonia.
Consigli:
· Vai al mattino presto per evitare la folla.
· Prova il cibo take-away in spiaggia per un pranzo senza stress.
· Non perdere il Monastero di Toplou, soprattutto per le specialità locali.
· Prenota la cena a Chonia con anticipo se vuoi un tavolo sul mare.



Sesto giorno: Compleanno tra natura selvaggia e storia millenaria: da Sitia a Ierapetra via Kato Zakros
Il mio compleanno l’ho festeggiato in uno scenario davvero speciale: lasciando Sitia, ci siamo avventurati verso l’estremo est di Creta, in un territorio selvaggio e poco battuto, fatto di montagne, gole e spiagge nascoste.
La nostra destinazione era la spiaggia di Kato Zakros, dove termina il famoso sentiero escursionistico europeo E4, che attraversa l’isola da Ovest a Est, una meta ambita per gli amanti del trekking e delle escursioni a piedi. Abbiamo scelto però di fare un percorso alternativo, attraversando il Geopark lungo il cosiddetto “percorso degli scolari”, che ci ha portati a scoprire il piccolo paesino di Zou — nome che significa “acqua” in turco — e poi un paesaggio lunare di rocce, prima di raggiungere il vecchio villaggio di Zakros, da dove inizia la gola della morte, per le tombe minoiche qui rinvenute.
La strada per Kato Zakros è un serpente che scende tra curve mozzafiato e mari blu intensi, regalando panorami da cartolina. La spiaggia, lontana da orde di turisti anche in piena estate, è un vero angolo di paradiso. Abbiamo pranzato all’Akrogiali, l’ultima taverna sulla spiaggia, gestita da una famiglia locale (Nikos Perakis e la moglie Tania) che ci ha accolti come amici di lunga data. Ombrellone riservato, parcheggio gratuito e un sorriso genuino: la combinazione perfetta per una giornata di festa.
Dopo pranzo, ci siamo concessi una passeggiata tra le rovine del Palazzo Minoico di Kato Zakros, un sito impressionante che racconta di una civiltà fiorente oltre 3.500 anni fa. Con le sue 180 stanze e la posizione sul mare, questo palazzo è un simbolo della potenza commerciale minoica, una finestra sul passato che emoziona ad ogni passo.
La giornata è proseguita con il trasferimento verso Ierapetra, la città più a sud di Creta, dove abbiamo scelto di soggiornare alla Cretan Villa (prenotata su Booking), una vecchia caserma dell’Ottocento sapientemente trasformata in un accogliente hotel di pietra, dal fascino rustico e autentico. Da Ierapetra se si ha tempo si può raggiungere l’isola di Chrissi, un paradiso per pochi.
Quella sera Ierapetra era in festa per la notte bianca: le strade si animavano di musica, colori e luci. Sul lungomare abbiamo scoperto il delizioso Fisekas Ouzeri, dove abbiamo cenato con pesce freschissimo e assistito a uno spettacolo di Sirtaki, la tradizionale danza greca. La luna rossa che sorgeva sul Mar Libico ha reso tutto ancora più magico, regalando un compleanno indimenticabile.
Da non perdere: La spiaggia di Kato Zakros e il suo palazzo minoico, la taverna Akrogiali dove lasciarsi deliziare dalla carne alla brace e dalla gentilezza dei proprietari, la luna che sorge dal mar libico a Ierapetra.
Consigli:
· Per i trekker: il sentiero E4 è un’esperienza da non perdere.
· Kato Zakros è perfetta per chi cerca tranquillità e bellezza incontaminata.
· Prenota con anticipo l’Akrogiali per il pranzo.
· A Ierapetra, non perderti la notte bianca e il Sirtaki al Fisekas Ouzeri.



Settimo Giorno: Da Ierapetra a Chania, passando per Gortina e Matala
Il nostro viaggio verso nord-ovest di Creta inizia con una colazione tipica greca a base di yogurt e succo d’arancia in un bar proprio di fronte all’hotel di Ierapetra. Dopo circa due ore di guida, arriviamo al sito archeologico di Gortina, una tappa imperdibile per gli appassionati di storia. Fondata tra il 2000 e il 1000 a.C. da Gortyn, figlio di Radamanto, Gortina fu capitale romana dell’isola e vanta una delle iscrizioni più antiche ed importanti del Mediterraneo: un codice legislativo di 17 mila caratteri risalente al VI secolo a.c. inciso in alfabeto dorico su dodici colonne, il primo codice legislativo del mediterraneo. Passeggiamo tra il teatro romano, la chiesa paleocristiana di Agios Titos e i resti del palazzo praetorium costruito sotto l’imperatore Traiano, immersi in una storia millenaria.
Vicino al sito, sotto un enorme platano leggendario, si intrecciano miti antichissimi: quello di Zeus che, sotto forma di toro, rapì Europa sulla costa fenicia e la portò fino a Creta, dando così origine ai tre figli che avrebbero regnato sui palazzi minoici di Cnosso, Festo e Malia.
Da Gortina ci dirigiamo verso Matala, famosa per le sue grotte scavate nella roccia, che hanno ospitato uomini preistorici, tombe romane, rifugio per animali e persino deposito militare tedesco. La spiaggia, affollata di turisti, ci accoglie con un mare azzurro e un’atmosfera hippie, anche se agosto è un po’ troppo affollato. Fortunatamente avevamo con noi un ombrellone, così ci godiamo il relax e pranziamo con tacos take-away sulla sabbia. Nel primo pomeriggio, arrampicandoci sulle scogliere, dopo aver visitato le grotte ammiriamo una vista mozzafiato sulla spiaggia prima di lasciare il sud dell’isola e partire verso ovest destinazione Chania.
Dopo un viaggio di circa due ore, raggiungiamo Chania al tramonto e ci sistemiamo al Doma Hotel, una vera e propria casa-museo neoclassica gestita con passione dalle sorelle Irene e Ioanna. Ogni angolo racconta storie, tra ricordi di ospiti illustri come Tabucchi, Panagulis e Oriana Fallaci, vecchie foto, libri ed antichi frammenti di pietra con iscrizioni arabe. Abbiamo poi scoperto che le stesse provenivano da un cimitero musulmano smantellato per farne mattoni, raccolte da Giovanna per conservarne la memoria. La nostra stanza, spaziosa e raffinata, si apre su una terrazza panoramica da cui il tramonto sulla città è indimenticabile.
La cena la consumiamo al Thalassino Ageri, un piccolo ristorante di pesce affacciato sull’acqua vicino alle antiche concerie, dove il tempo sembra essersi fermato.
Da non perdere: Il sito di Gortina ed i suoi codici scolpiti, le grotte sulla spiaggia di Matala ed il tramonto a Chania.
Consigli:
· Pianifica bene le tappe per visitare Gortina e Matala passeggiando tra la storia e il mito;
· Alloggia al Doma perché è un posto unico al mondo che arricchisce l’anima e che da solo vale il viaggio.



Ottavo Giorno: Relax e Storia a Chania, poi verso Balos
La colazione al Doma Hotel è un’esperienza da assaporare: yogurt, miele e marmellate fatte in casa accompagnano dolci e salati in una sala neoclassica con vista mare da cartolina. Con tristezza lasciamo questo luogo magico per raggiungere la penisola di Akrotiri e la spiaggia di Stavros, celebre per il ballo del Sirtaki di Antony Quinn in “Zorba il greco”, celebre film del 1964.
La baia è calma e poco frequentata dai turisti, ci sono soprattutto famiglie locali, un vero paradiso per rilassarsi tutto il giorno. Il pranzo è semplice e gustoso, gyropita e birra sotto una tettoia di paglia.
Nel pomeriggio esploriamo il centro storico di Chania, una Venezia d’Oriente, l’antico porto veneziano costruito tra il 1320 e il 1356 e la Fortezza Firka che racconta secoli di storia. Tra vicoli, botteghe artigiane e il famoso faro, uno dei più antichi al mondo (eretto dai veneziani alla fine del XVI secolo e ricostruito tra il 1824 e il 1832 con la sua forma di minareto dagli egiziani), godiamo di una passeggiata incantata. Imperdibile una visita alla bottega di Karmela, per ammirare splendidi gioielli di artisti locali. Poi, dopo aver assistito ad un tramonto memorabile oltre il faro, in un’ora di viaggio, arriviamo al Balos Beach Hotel a Kissamos, immerso in un paesaggio selvaggio e battuto dal meltemi, l’ultimo avamposto alla fine della strada asfaltata prima di imboccare lo sterrato che porta alla famosa laguna di Balos nella penisola di Gramvousa, un paradiso terrestre. La cena a buffet con vista mare sul Golfo di Kissamos e la piscina a sfioro chiudono una giornata perfetta.
Da non perdere: La penisola di Akrotiri e la spiaggia di Stavros, il tramonto oltre il faro a Chania e lo shopping tra i suoi esclusivi negozi di souvenir.
Consigli:
· Arriva sulla spiaggia di Stavros al mattino presto per trovare un comodo parcheggio e un ombrellone con sdraio.
· L’arrivo a Balos Beach Hotel di notte è pura magia



Nono Giorno: La magia di Balos e la quiete di Elafonissi
Dopo una colazione generosa, ci prepariamo all’avventura di Balos. Percorriamo lo sterrato di 7 km, incontrando alcune capre curiose, e poi a piedi per 2 km, fino a raggiungere la laguna. La vista dall’alto è mozzafiato: sabbia bianca e mare turchese si fondono in uno scenario da cartolina. La laguna, con la sua lingua di sabbia che unisce la terraferma all’isola di Capo Tigani, è un vero paradiso terrestre, poco affollato la mattina presto.
Arriviamo in spiaggia nelle prime ore mattutine prima ancora dell’arrivo delle navi cariche di turisti, scelta strategica per prendere un ombrellone e delle sdraio per l’intera giornata. A Balos c’è un chioschetto dove è possibile acquistare cibo take away.
Dopo un pomeriggio rilassante, guidiamo verso Elafonissi Resort, della Famiglia Kalomiratis immerso in un uliveto e con una terrazza con vista mare. La cena a base di pesce fresco e piatti tipici cretesi nella taverna del resort è il perfetto coronamento di una giornata di natura e relax. Abbiamo scelto questo Hotel per visitare all’indomani la spettacolare laguna di Elafonissi considerata tra le spiagge più belle al mondo e raggiungibile dall’Hotel a piedi.
Da non perdere: La vista di Balos dall’alto e la cena dalla terrazza di Elafonissi Resort.
Consigli:
· Chi non vuole o non può percorrere il sentiero può raggiungere Balos con delle comode navi in un’ora di navigazione dal porto di Kissamos.



Decimo Giorno: Elafonissi e il mistero di Chora Sfakion
Elafonissi di mattina presto è un fiume in piena di turisti: la spiaggia rosa e il mare turchese non deludono, ma il vento forte rende impossibile sistemare il nostro ombrellone. Dopo un paio d’ore decidiamo di spostarci.
Visitiamo il monastero di Chrysoskalitissas, a soli 5 km, ultima tappa occidentale del percorso R4 escursionistico che taglia l’isola da parte a parte. Il monastero è arroccato su una scogliera, con i suoi famosi 98 gradini “d’oro” visibili solo ai puri di cuore.
Attraversiamo poi un paesaggio montano arido e suggestivo, fermandoci per pranzo in una taverna locale lungo la strada dove assaggiamo uno stufato di capra, piatto raro e delizioso.
Prima di raggiungere Chora Sfakion facciamo con piccola sosta frappè al katerina’s kiosk, nella regione di Sfakià gestito da una simpatica donnina e poi tappa al Asfkifou War Museum, un piccolo museo dove una ragazza ci racconta la storia ribelle del popolo cretese durante la guerra.
Raggiungiamo infine Chora Sfakion, poche case intorno al porto, attraversando le montagne bianche Lefka Ori. Lungo il percorso incontriamo cartelli stradali bucherellati dai proiettili che testimoniano il carattere ribelle degli Sfakioti. A Chora Sfakion vi erano infatti un tempo 100 chiese, tutte distrutte dai turchi durante le rivolte di Deskalogiannis, famoso eroe cretese. E' conosciuta anche perché dal suo porto, fuggirono le truppe alleate dopo la battaglia di Creta. Ci sistemiamo nel Samaria Hotel, con una stanza spaziosa e vista mare sotto un pergolato di ciclamini. Ceniamo con vista al ristorante Obros Gialos, pronti per l’escursione del giorno seguente.
Da non perdere: La sabbia rosa di Elafonissi, il monastero di Chrysoskalitissas, a soli 5 km, ultima tappa occidentale del percorso R4 escursionistico, le soste lungo la strada nella regione di Sfakià e la cena di pesce fronte mare da Obros Gialos.
Consigli:
· Arriva presto in spiaggia ad Elafonissi prima del fiume di turisti e porta con te ombrellone e acqua perché c’è poca ombra naturale.
· Percorri le Montagne Bianche Lefka Ori da Chania fino Chora sfakion per comprendere la storia ribelle dell’isola.
· Dal porto di Chora Sfakion inbarcati per raggiungere l’isola di Gavdos, l’isola più a sud del mediterraneo.



Undicesimo Giorno: La costa segreta di Creta – Glyka Nera e Loutro
Dalla baia di Chora Sfakion partono imbarcazioni per la costa sud, inaccessibile via terra. Noi scegliamo la spiaggia di Glyka Nera, “acqua dolce”, 3 km a ovest da Chora Sfakion, raggiungibile in 10 minuti in barca, famosa per le sue sorgenti fredde che rendono il mare cristallino e fresco.
Passiamo la giornata tra bagni e relax sotto gli alberi di tamerici, accompagnati dalle capre locali. Il Times l’ha inserita tra le 20 spiagge più belle d’Europa, e non fatichiamo a crederci. Vi è qui una taverna costruita su uno scoglio e collegata con un piccolo pontile dove abbiamo assaggiato i tipici dakos, fatti con pane d’orzo secco condito con pomodori a pezzetti, myzīthra sbriciolata, olive, capperi e olio d’oliva cretese. La spiaggia ha lettini ed ombrelloni dove rilassarsi.
Nel pomeriggio visitiamo Loutro, un villaggio bianco e blu arroccato sulle montagne, perfetto per una pausa caffè e uno yogurt allo Scirocco Cafè.
La sera ci spostiamo a Frangokastello, dove abbiamo dormito in un vecchio mulino e cenato al ristorante adiacente “Mylos”. Visitiamo il castello veneziano eretto nel XIV con la sua entrata principale sormontata da un blocco di pietra e lo stemma di un leone di San Marco e che, con i buchi dei proiettili, racconta storie di battaglie e ribellioni. Su questa spiaggia nel 1828 sbarcarono i turchi e vi fu una cruenta battaglia, guidata dai cretesi ribelli di Sfakià contro gli oppressori turchi con centinaia di morti, da entrambe le parti. La leggenda degli spiriti “drussolites” che si vedono all’alba aggiunge un tocco misterioso alla notte, resa memorabile dal forte vento che ci accompagna.
Da non perdere: la spiaggia di Glyka Nera con acqua dolce tra i ciottoli, il villaggio bianco-blu di Loutro, il castello veneziano di Frangokastello, la leggenda dei Drussolites ed il mare freddissimo.
Consigli:
· Acquista i biglietti della barca direttamente al porto.
· Prova i piatti tipici cretesi come la “dakos”.
· Cena al ristorante Mylos con vista sul mar Libico.
· Non perdere l’esperienza di dormire all’interno di un mulino a Frangocastello: attenzione al forte vento perché può disturbare il sonno.



Dodicesimo Giorno: Rethymno, Arkadi e ritorno a Heraklion
Il vento forte ci spinge verso nord e trascorriamo la mattina a Rethymno, città veneziana con vicoli pittoreschi, la fortezza e una splendida fontana storica. Qui i vicoli ricordano le calli, la fontana Rimondi testimonia il passato veneziano, e la fortezza del XVI secolo che serviva per contrastare le incursioni degli ottomani domina la scena. Il museo archeologico è piccolo ma affascinante ed i negozi di gioielli artigianali, un vero tesoro.
Proseguiamo verso il monastero di Arkadi, patrimonio UNESCO, monumento simbolo della resistenza cretese e dell’olocausto del 1866 quando, dopo un assedio da parte dei Turchi, le donne, i bambini e i guerrieri, entrarono nel magazzino della polvere da sparo, e si fecero esplodere. La visita emozionante ci lascia un segno profondo. Qui si trovano le celle dei monaci trasformate in museo, magazzini, stalle. La chiesa a due navate è uno dei più importanti monumenti architettonici del Rinascimento cretese e c’è ancora l’albero con il foro di un proiettile conficcato nel tronco a testimonianza della cruenta storia vissuta.
Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Heraklion, dove ci fermiamo a cena sul lungomare ammirando il porto veneziano e la fortezza con i suoi tre ingressi, le mura spesse fino quasi a nove metri e la torre faro costruita tra il 1523 ed il 1540 che hanno permesso a questa città di resistere ad un lungo assedio da parte dei turchi durato ben 21 anni. Ceniamo con frittura di pesce davanti al mare. L’alloggio al Lato Hotel è comodo e perfetto per concludere il viaggio.
Da non perdere: Il centro storico di Rethymno con la fortezza e la fontana Rimondi; il monastero di Arkadi, simbolo della resistenza cretese.
Consigli:
· Acquista gioielli artigianali in città;
· Fermati per cena sul lungomare di Heraklion.



Tredicesimo Giorno: Da Heraklion a Nafplio – Il fascino nascosto di Milos e la magia del Peloponneso
Partenza di buon mattino da Heraklion, con l’imbarco sul traghetto della Minoan Lines alle 9:30, direzione Porto del Pireo. La traversata si è rivelata un’esperienza affascinante grazie alla sosta sull’incantevole isola di Milos, nelle Cicladi. Milos ci ha subito conquistati con le sue case bianche e gli infissi azzurri, incastonate in una costa che sembra dipinta, fatta di spiagge semi-deserte e acque cristalline. Un’isola dal fascino autentico, celebre per la Venere di Milos, la statua antica conservata al Louvre, mai restituita nonostante le insistenti richieste degli isolani.
Giunti ad Atene, abbiamo preso la strada per il Peloponneso, in direzione Nafplio, distante solo un’ora e mezza d’auto. Poco fuori dalla cittadina ci siamo fermati a contemplare le maestose mura ciclopiche di Tirinto, un sito Patrimonio dell’Unesco, che al tramonto si stagliano imponenti contro il cielo, testimoni silenziosi di un passato mitico e di leggende omeriche. Si narra che le mura siano state costruite dai Ciclopi e vista la loro imponenza non fatichiamo a crederci.
Nafplio ci ha accolti con la sua eleganza veneziana e il suo fascino liberty. Il porto è animato, dominato da tre fortezze veneziane che sembrano vegliare sulla città. La nostra scelta per il pernottamento è caduta sul raffinato Castellano Hotel e Suites, situato in piazza Syntagma, con camere ricche di marmi e comfort di lusso. Dopo una breve passeggiata tra botteghe di artigianato locale, abbiamo cenato in una tipica trattoria sul lungomare, il TO Teloneio, dove i sapori greci hanno chiuso perfettamente questa giornata.
Da non perdere: La vista di Milos dal traghetto, le mura ciclopiche di Tirinto al tramonto. La romantica Nafplio con le sue fortezze.
Consigli:
· Tirinto è suggestivo al tramonto, portati una torcia se pensi di restare fino a sera.
· Prenota in anticipo il tuo alloggio a Nafplio, città molto richiesta in estate.
· Il Castellano Hotel è perfetto per chi cerca lusso e posizione centrale.
Quattordicesimo Giorno: Dal cuore antico di Epidauro e Micene fino al mare di Igoumenitsa
La colazione al Castellano Hotel è stata un momento di relax e gusto, con tante opzioni per affrontare la giornata impegnativa che ci attendeva: la visita di due gioielli archeologici della Grecia classica.
Prima tappa, Epidauro, a soli 25 km da Nafplio. Il teatro del IV secolo a.C. è semplicemente spettacolare: la sua acustica perfetta, l’orchestra circolare ancora intatta e l’atmosfera carica di storia rendono il sito unico al mondo. Questo luogo, dedicato al dio della medicina Asclepio, era un santuario di pace e guarigione, dove l’arte teatrale era parte integrante della terapia. Questo luogo fu il più importante centro terapeutico del mondo greco e di quello romano e venne considerato il luogo d’origine della medicina: il culto di Asclepio venne fondato proprio qui nel VI secolo a.C. Camminare tra le rovine del sito e visitare il piccolo museo contenente la stele con il progetto originario è stato come fare un salto nel passato, in un’epoca in cui la medicina e la cultura si intrecciavano.
Proseguendo verso Micene, abbiamo calpestato la terra di Agamennone, con le sue mura ciclopiche, la celebre Porta dei Leoni e l’acropoli arroccata sulla collina. Micene è famosa grazie ad Omero che narrò come Agamennone, re della città, guidò la guerra di Troia ma al suo ritorno venne assassinato dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto, che era in realtà suo zio. Sulla strada principale si incontra il tesoro di Atreo, una tomba a Tolos con la sua imponente cupola, la più grande al mondo fino alla costruzione del pantheon.
Abbiamo ammirato le tombe dove vennero rinvenute le maschere funerarie, la più famosa delle quali, quella di Agamennone, è custodita al museo archeologico di Atene (mentre una copia si trova nel museo di Micene). Visitare Micene in estate significa anche affrontare il caldo senza punti d’ombra, ma la storia palpabile e l’audio guida scaricata in anticipo ci hanno fatto immergere in un’epoca di miti e grandezza.
Nel pomeriggio ci siamo diretti verso Igoumenitsa, porto dove abbiamo fatto il check-in per il traghetto Grimaldi Lines che ci avrebbe riportato in Italia. Prima dell’imbarco, abbiamo cenato sul lungomare in un ristorante che abbiamo subito amato: il Lithos. I tavoli affacciati sul mare al tramonto, con i riflessi rossi e viola sulle acque calme, hanno regalato un momento magico, una perfetta conclusione per la nostra avventura greca. Alle 22 eravamo già pronti a salire sul traghetto, dove ci attendeva una comoda cabina per la traversata notturna verso Brindisi.
Da non perdere: Il teatro di Epidauro ed il santuario di Asclepio, la porta dei leoni e la tomba di Atreo, una passeggiata sul lungomare di Igoumenitsa.
Consigli:
· Micene ha un solo bar e non ci sono ristoranti nel sito, quindi è meglio portare con sé un pranzo al sacco per godersi la visita senza fretta.
· Prenota online biglietti e audio guide per Epidauro e Micene per goderti meglio la visita.
· Parti presto da Nafplio per avere tempo sufficiente per entrambe le visite.
· Arriva presto al mattino per evitare il caldo e la folla.
· A Igoumenitsa, il ristorante Lithos sul lungomare è ideale per una cena al tramonto con vista.
· Prenota il traghetto notturno con cabine private per un viaggio comodo verso l’Italia.
Quindicesimo Giorno: Benvenuti a Brindisi, porta d’Oriente
Sbarcare a Brindisi la mattina è sempre un’emozione: la città si mostra da un punto di vista privilegiato, proprio dove finisce l’antica via Appia. Le rovine di colonne romane sopra la scalinata e l’imboccatura del porto raccontano storie millenarie. La leggenda vuole che Brindisi sia stata fondata da Brunto, figlio di Ercole, e che il nome derivi dalla forma a testa di cervo del porto, secondo l’etimologia messapica. Il porto, un tempo snodo fondamentale nell’Impero Romano, oggi è un elegante lungomare ricco di locali e ristoranti, ideale per una passeggiata dopo la traversata.
Abbiamo ripreso la strada per tornare a casa a Carovigno, con il cuore pieno di ricordi di un viaggio straordinario.
Questo viaggio di quindici giorni tra Grecia continentale, isole e Peloponneso è un mix perfetto di cultura, natura, storia e relax. Ogni tappa ha richiesto una buona dose di organizzazione, ma la ricompensa è stata un’esperienza indimenticabile che unisce leggenda e realtà, mare cristallino e antiche rovine.
Da non perdere: L’arrivo in traghetto al porto di Brindisi ed il panorama sulla fine della via Appia.
Consigli:
· Concludi il viaggio con una passeggiata sul lungomare storico.
· Torna a casa con calma dopo aver visitato la città e cenato con vista sul porto.



-----INFORMAZIONI PRATICHE-----
COME ARRIVARE A CRETA: In aereo (voli da Brindisi/Bari su Heraklion o Chania) o via traghetto da Atene.
QUANDO ANDARE: Da maggio a ottobre è perfetto. Evita luglio-agosto se soffri il caldo o il Meltemi, vento da Nord / Nord-Ovest che raffresca naturalmente l’isola.
CON COSA MUOVERSI: Auto propria o a noleggio. Libertà assoluta per esplorare la parte occidentale di Creta e villaggi fuori dai circuiti turistici.
DOVE DORMIRE:
· Hotel Fresh, 26 Sofokleous & 2 Klisthenous 10552 - Atene – Psyri (https://freshhotel.gr/)
· Lato Boutique Hotel, 15 Epimenidou st. - Heraklion, Crete – Greece (https://www.lato.gr/)
· Sitia Bay, Patriarhou Vartholomaiou 27 / Tritis Septemvriou 8 723 00, Sitia - Crete, Greece (https://www.sitiabay.com/en/)
· Cretan villa hotels Apartments, Oplarhigou Lakerda 16 Ierapetra, Crete, Greece ( https://www.cretan-villa.com/)
· Doma Hotel Ελ. Βενιζέλου 124, Χανιά 73133, Tηλ: +30 28210 51772 Email: info@hotel-doma.gr ( https://hotel-doma.gr/)
· Balos beach hotel Kaliviani Kissamou, Chania, 734 00, Crete, Greece T:+302822024106 E: info@balosbeach.gr ( https://www.balosbeach.gr/)
· Elafonissi Resort Indirizzo: Ελαφονησi Χανίων, Kissamos 734 00, GreciaTelefono: +30 2822 061274 (www.elafonissi-resort.com)
· Samaria by the sea – Tel +30 2825091071 Email: info@fromsamariatolivikon.gr, Chora Sfakion, 73011 , Chania, Crete, Greece ( https://www.hotel-samaria.gr/)
· Mylos- The Seaside Experience Tel:+306981015735 Email:mylossfakia.info@gmail.com Address: Frangokastello,Sfakia (https://mylossfakia.com/)
· Castellano Boutique Hotel 9, Koletti Str., Nafplio - Greece, 21100 T. +30 27520-96300 Email: info@castellanohotel.gr ( https://www.castellanohotel.gr/)
DOVE MANGIARE:
· Taverna Klimataria, Pl. Theatrou 2 – Atene (https://klimataria.gr/)
· Ελ. Βενιζέλου 169, Σητεία- Traditional Cretan Cuisine - Sitia, Crete
· Hiona fish Taverna, Palekastro, Lasithi, Spiaggia di Hiona (https://www.hiona.gr/gr)
· Akrogiali, lungomare di Kato Zakros (https://katozakros-accommodation.com/it/akrogiali-tavern.php)
· Fisekas ouzeri , Samuel Str, 44, Ierapetra, Creta 72200 Grecia (https://www.facebook.com/fisekas.net)
· Taverna Obros Gialos – Chora Sfakion ( https://www.facebook.com/tavernaobrosgialos?fref=ts#)
· Lithos – Igoumenitza (https://www.facebook.com/lithos.restaurant1/?locale=it_IT)
COSA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE:
· Giorgio Ieranò- Atene- Il racconto di una città. 2022-Piccola Biblioteca Einaudi Ns. pp. 240
· Maria Cristina Mannocchi. La trama dell'invisibile. Sulle tracce di Antonio Tabucchi. 2016. Editore: Ensemble. 196 pagine.
· Creta. Con Carta geografica ripiegata – Meridiani. Editoriale Domus . 2019.
· Ernesto Franco. Storie fantastiche di isole vere. Einaudi. Frontiere 2024.
· Luca Gianotti. The Cretan Way – A 28 -day walk. Anavasi Editions. 2023.
· La Guida Grecia di Dove Viaggi è assolutamente imprescindibile. Leggete i numerosi articoli online di Dove sulle meraviglie di Creta. Tra questi si segnalano: https://viaggi.corriere.it/europa/creta/;
· Numerose sono le Guide di Creta tutte con spunti e consigli molto utili per il viaggio (noi abbiamo consultato Lonely Planet, Touring Club, Le Routard e Rough Guides della Feltrinelli).