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Parigi in 3 Giorni: Weekend d’Arte, Storia e Cinema

2025-10-25 16:40

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EUROPA, weekend,

Parigi in 3 Giorni: Weekend d’Arte, Storia e Cinema

FRANCIA - EUROPA

C’è qualcosa in Parigi che ti entra dentro. Saranno i simboli della città, dalla Torre Eiffel all’Arco di Trionfo, a Montmartre, alla Cattedrale di Notre Dame. Saranno le luci dei lampioni, i ponti sulla Senna, l’eco delle poesie scritte nei caffè, i bistrot del quartiere latino o le sue innumerevoli opere d’arte che turisti da tutto il mondo si affrettano a visitare spostandosi freneticamente da un museo all’altro. “Chi guarda nelle profondità di Parigi”, scriveva Victor Hugo nel 1867, “ha le vertigini”.

Parigi ha un’allure unica che rapisce il visitatore: è un sogno ad occhi aperti. In questo itinerario di tre giorni, abbiamo raccolto il meglio che la Ville Lumière ha da offrire. Abbiamo scelto di alloggiare a Montmartre, in un ostello con vista sul Sacré-Cœur, per assaporare le sue atmosfere di perdizione e bellezza e conoscere i luoghi un tempo scelti dai poeti maledetti, come Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire, dagli intellettuali americani negli anni ’20 - Gertrude Stein, Francis Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway -  dai pittori - Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Salvator Dalì e Toulouse-Lautrec - dai musicisti e cantanti - Dalida, Édith Piaf - dagli chansonniers e dalle ballerine di Can-Can del Moulin Rouge.

Abbiamo visitato i suoi principali monumenti storici partendo da Notre Dame e dalla Sainte Chapelle fino alla Tour Eiffel, illuminata di notte. Abbiamo passeggiato lungo la Senna e lungo gli Champs-Élysées, arrivando fino all’ Arc de Triomphe. Abbiamo visitato musei celebri come il Louvre, il Musée d’Orsay e l’Orangerie. Abbiamo gustato cibo delizioso nel quartiere latino, nel ristorante frequentato da Hemingway nel celebre film di Woody Allen “Midnight in Paris”. Abbiamo conosciuto angoli inediti nel labirintico mercato delle pulci di Saint-Ouen. Abbiamo potuto ammirare scorci da cartolina camminando per le vie di Montmartre, tra una crème brûlée nel Café Des Deux Moulins, reso celebre dal film “Il Favoloso mondo di Amélie”, ed un éclair al cioccolato da Pain Pain.

Ecco il nostro itinerario étape par étape, perfetto se hai solo un weekend lungo per scoprire la capitale francese. Alla fine della visita anche tu sarai d’accordo con Hemingway… “solo gli idioti lasciano Parigi”.

Venerdì sera – Benvenuti a Montmartre, la Parigi degli artisti

 

22:00 – Arrivo all’Aeroporto di Orly

Siamo atterrati all’Aeroporto di Orly con un volo diretto da Brindisi, operato dalla compagnia Transavia, arrivando dritti nel cuore di Parigi. Dal finestrino dell’aereo la Tour Eiffel ci accoglie in lontananza in tutta la sua maestosità… da lontano, Parigi sembra un gioiello che brilla nella notte.

 

22:30 – Taxi verso Montmartre, check-in al Le Regent Montmartre

Dopo l'arrivo serale all'aeroporto di Orly, un transfer, acquistato con Booking, ci porta nel cuore di Montmartre, al “Le Regent Montmartre by Hiphophostels”, ubicato a due passi dal Moulin Rouge e da Pigalle e a soli 100 metri dalla stazione metro di Anvers (linea 2).

Qui avevamo riservato, con Booking una stanza familiare all’ultimo piano con bagno privato e vista sui tetti di Parigi: dalla terrazza la vista sulla Basilica del Sacré-Cœur vale da sola il viaggio. Alloggiare qui è come visitare il cuore di Parigi perché Montmartre non è solo un quartiere ma è un mito. Qui, tra viuzze acciottolate e scale che si arrampicano sulle colline, si respira storia e arte. Nel XIX secolo, Montmartre era un villaggio fuori città, scelto da pittori squattrinati e sognatori. Oggi, mantiene quel fascino bohémien tra mulini, vigneti e piazze.

Sabato – Dalla Parigi gotica all’Impressionismo, fino alle luci della Tour Eiffel

 

08:30 – Colazione d’autore all’ostello

Prenotiamo le petit déjeuneur  - o p’tit déj. - alla reception dell’ostello. Ci danno un gettone colorato, al costo di soli 8 euro a persona e con questo gustiamo una colazione spettacolare con “pain au chocolat”, croissants burrosi, succo d’arancia e vista, dallo spazio di co-living, sulle vie parigine che si svegliano lentamente.

 

09:45 – Notre-Dame de Paris: il cuore gotico della città

 Usiamo l’app Bolt per un transfer veloce da Montmartre a Notre Dame de Paris, splendidamente restaurata dopo l’incendio del 2019, ed oggi più bella che mai. Riservare dal sito ufficiale di Notre Dame un accesso per un determinato orario è pressoché impossibile perché le prenotazioni sono sold out entro pochi minuti. Dunque, non resta che attendere pazientemente in fila.

Riusciamo ad entrare in appena 20 minuti e ci godiamo l’atmosfera di questo luogo leggendario! Costruita tra il 1163 e il 1345, sull’ Île de la Cité, (isola naturale sulla Senna dove venne fondato il primo nucleo di Parigi, Lutezia) è un capolavoro dell'architettura gotica francese. Qui il 2 dicembre 1804 venne incoronato Napoleone Bonaparte da Papa Pio VII, evento rappresentato nella celebre tela di Jacques-Luis David - Le Sacre de Napoléon- conservata al Museo del Louvre.

L’esterno è una sinfonia di guglie, archi rampanti, vetrate colorate, cornicioni dove i “gargoyles”, demoni utilizzati come scolo delle acque, osservano la città dall’alto. Questa chiesa ha anche ispirato il celebre romanzo di Victor Hugo, “Notre-Dame de Paris” scritto per attirare l’attenzione su un monumento da troppi anni in stato di degrado e salvarlo dall’abbandono! In effetti il libro ebbe così tanto successo che la gente si recò ad ammirare questa chiesa dal vivo, contribuendo così ad incrementarne la popolarità e salvarla dall’oblio!

 

10:45 – Street food brunch sulla Rive Gauche

Passeggiamo lungo le rive della Senna tra le bancarelle dei “bouquinistes”, i tipici banchetti di metallo verde con le casse per libri e stampe che si richiudono su sé stesse, gestite da venditori di libri antichi e usati, oggi patrimonio dell’Unesco. Prendiamo una baguette “jambon-beurre” fumante, un libro antico tra le mani e con la Senna a due passi consumiamo il brunch più romantico di sempre.

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12:00 – Sainte-Chapelle: luce divina in 1113 vetrate

Alle 12:00 ci spostiamo a piedi verso la Sainte Chapelle, dove avevamo riservato online un biglietto d’accesso ad un orario prestabilito. Si consiglia di acquistare i biglietti con largo anticipo e di essere puntuali perché gli accessi sono scaglionati e i controlli molto rigidi.

La Sainte Chapelle è stata costruita da Luigi IX tra il 1241 e il 1248 per custodire in origine le reliquie della Passione di Cristo (la Corona di spine e un frammento della vera croce), oggi conservate a Notre Dame. È famosa per le sue 15 vetrate monumentali che raccontano oltre 1.000 scene bibliche (dalla Genesi alla Resurrezione di Cristo), una delle più straordinarie testimonianze dell'arte vetraria medievale: un caleidoscopio gotico che stordisce il visitatore.

Quando venne edificata la chiamarono “la porta del paradiso”. È una struttura a due piani: l’accesso alla cappella superiore, luminosissima con le sue splendide vetrate, era consentito solo al re e alla sua corte mentre in quella inferiore, molto più cupa, oggi occupata quasi interamente da un negozio di souvenir, venivano svolte le funzioni religiose del personale del palazzo.

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13:00 – Musée d'Orsay: la rivoluzione del colore

Ci rechiamo a piedi in uno dei luoghi d’arte più amati della città, ubicato in un’ex stazione ferroviaria, la “Gare du Quai d’Orsay”, proprio di fronte al Louvre. La stazione venne inaugurata nel 1900 in occasione dell’esposizione universale, ma cadde in disuso negli anni ‘50. Questa ex stazione ferroviaria venne trasformata, dopo il restauro, su progetto dell’architetto Gae Aulenti, in uno dei musei più belli al mondo.

A testimonianza del suo passato, è possibile ammirare al suo interno il grandissimo orologio della Stazione con vista sulla Senna, preso spesso d’assalto dai turisti per un selfie panoramico. Il museo custodisce opere che vanno dal 1848 al 1914. Qui incontriamo i capolavori di Monet ("Impression, soleil levant" e “Le gare Saint-Lazare”), Manet (“Le Déjeuner sur l’herbe” e "Olympia"), Degas (“la Classe de danse”), Van Gogh ("Notte stellata sul Rodano" e “Autoritratto”), Renoir (“Il bal au moulin de la Galette”), Cézanne (“Pommes et oranges”), Paul Gauguin (“Arearea” e “Due donne Tahitiane”).

Qui l’Impressionismo rompe con il passato perché Monet dipinge la luce, Degas la danza, Van Gogh la mente inquieta, Renoir le atmosfere e la vita sociale. Contiene anche sculture di importanti artisti del XIX secolo da Rodin a Camille Claudel. Qui si trova anche la famosa “Origine du Monde” di Courbet, ovvero il ritratto di un sesso femminile e le opere di Toulouse Loutrec ad immortalare le Ballerine del Moulin Rouge.

 

14:30 – Jardins des Tuileries: la Parigi reale

Parigi ospita diversi spazi verdi, tra i più simbolici vi è l’antico Jardin des Tuileries, situato tra il Louvre e Place de la Concorde e voluto da Caterina de’ Medici nel XVI secolo. Questi giardini furono teatro di duelli, cortei e amori di corte. Oggi la parte occidentale dei giardini è occupata in parte dal Musée de l’Orangerie, la nostra prossima tappa.

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15:30 – Musée de l’Orangerie: il sogno liquido di Monet

Attraversando il giardino a piedi ci rechiamo al Musée de l’Orangerie, che accoglie opere di pittura impressionista e postimpressionista ma, soprattutto, in due sale circolari, otto gigantesche Ninfee, dipinte da Claude Monet. Le grandi tele delle Ninfee rappresentano il testamento artistico che lo stesso artista donò alla Francia il giorno dopo l’armistizio dell’11 novembre 1918, come simbolo di pace. Monet, quasi cieco, dipinse l’acqua come l’ultimo confine tra realtà e sogno: non si separò mai dalle sue ninfee fino alla sua morte, apportandone modifiche e ritocchi. Solo nel 1927, pochi mesi dopo la sua morte, esse vennero definitivamente collocate nell’Orangerie.

Seduti al centro di queste sale, ci godiamo un angolo di pace nel cuore di Parigi. L’edificio è inoltre molto particolare: venne costruito nel 1852 ed era un tempo destinato ad aranceto. Ha la facciata a sud, verso il fiume, vetrata per raccogliere la luce, mentre quella a nord cieca a protezione dal maltempo.

Al piano inferiore, incontriamo i capolavori di Modigliani, Matisse e Picasso. Usciamo e ci rechiamo al centro di Place de la Concorde, dove si affaccia il museo: qui si trova dal 1836, l’obelisco di Luxor, risalente al XIII sec. A.C., il monumento più antico di tutta Parigi.

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18:00 – Champs-Élysées e Arco di Trionfo

Passeggiamo a piedi fino agli Champs-Élysées, un tempo cammino di gloria per gli eserciti napoleonici ed oggi passerella di eleganza parigina, tra negozi di Dior e le famosissime Galeries Lafayette. Ci immergiamo nell'eleganza degli Champs-Élysées, godendoci gli scorci sull'Arco di Trionfo, costruito da Napoleone per celebrare le sue vittorie. Compriamo una crêpe al formaggio da un chiosco per strada e, gustando i sapori parigini, arriviamo fino all’Arco di trionfo, ispirato all’Arco di Tito nel foro romano. Il monumento è maestoso e offre vedute panoramiche dalla sua sommità: si trova al centro di una piazza - l’Etoile - da dove partono ben 12 viali. Dopo un pomeriggio dedicato allo shopping, prendiamo la metro e rientriamo a Montmartre.

 

21:00 – Cena alla Brasserie Barbès

Ci concediamo un po’ di relax in ostello e poi cena alla Brasserie Barbès nel cuore di Montmartre per concludere in bellezza la giornata. Tra luci industriali e cucina contemporanea, questo locale è simbolo del nuovo melting pot parigino: ci mescoliamo con la gente del posto gustando della carne alla brace accompagnata da birra fresca.

 

22:30 – Tour Eiffel scintillante & cocktail a Montmartre

Usiamo ancora Bolt per spostarci nella notte parigina: ogni ora la Dam de fer brilla per cinque minuti e noi non vogliamo perderci questo spettacolo. Vedere da vicino il simbolo di Parigi, il monumento più visitato al mondo, illuminato di notte è un sogno per ogni viaggiatore.

Costruita da Gustave Eiffel, venne inaugurata il 31 marzo del 1889 per l’esposizione universale, che celebrava il primo centenario dalla rivoluzione francese. Ha rischiato di essere smantellata perché non piaceva ed ora il suo valore supera i 400 miliardi di euro! Ci godiamo la vista della torre dagli argini della Senna, con i Bateaux-Mouches che scivolano, sulle sue acque calme illuminate dai bagliori dei lampioni. Oggi crociere romantiche, ma un tempo veri e propri trasporti pubblici sulla Senna: nel 1887, Paul Bert, descriveva per la prima volta queste barche a vapore, capaci di trasportare un gran numero di passeggeri, lodandone «la loro rapidità e il basso prezzo dei posti». Al ritorno, prima di andare a dormire, ci concediamo un cocktail nei pressi dell’ostello… non ancora stanchi della bellezza della notte parigina.

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Domenica– Louvre, Saint-Ouen e Montmartre… passando da Amélie

 

10:00 – Il Louvre: il museo dei record

La mattina la dedichiamo interamente al Louvre, che raggiungiamo con Bolt. Il Louvre era un tempo residenza reale ed oggi è uno dei musei più grandi e visitati al mondo. Vi si accede dalla Piramide del Louvre, posta al centro della piazza denominata Cour Napoléon. La piramide, progettata dall’architetto Ieoh Ming Pei come parte del piano di rinnovamento voluto da Mitterand, venne inaugurata il 29 marzo 1989.

La Leggenda racconta che proprio Mitterand volle costruire una piramide per omaggiare la cantante Dalida. Questa cantante, molto amata a Parigi, era nata infatti al Cairo e venne trovata suicida nella vasca da bagno della sua casa di Montmartre nel 1987, pochi anni prima dell’inaugurazione della piramide.

Una targa all’ingresso ricorda che il Louvre venne trasformato in museo nel 1793, durante la Rivoluzione francese, quando il popolo per la prima volta entrava nei saloni reali. Il museo, in realtà, era stato concepito già durante il regno di Luigi XV, quando le opere esposte in parte del Palais de Luxemburg vennero spostate al Louvre per proteggerle.

Tra le sue 35.000 opere spiccano l’enigmatica e piccola “Gioconda" di Leonardo da Vinci, la "Venere di Milo" e la "Nike di Samotracia". Ogni corridoio è un viaggio nella storia dell'arte. Le sue stanze raccontano la storia dell’umanità dalla stele con il Codice di Hammurabi (1750 a.c.) alle opere fino al XIX secolo. Il colpo al cuore - le coup au cœur, per dirla alla francese - arriva nella Sala delle Sculture greche e romane, in quella del rinascimento italiano e nella sezione dedicata all’antico Egitto. All’interno dell’impressionante Galerie d’Apollion, riccamente decorata e affrescata, abbiamo ammirato i gioielli della corona di Francia, tra i quali quelli in zaffiro appartenuti alle mogli di Napoleone e del Re Filippo I, la collana di smeraldi e la coppia di orecchini della parure di Maria Luisa, la corona e il nodo da corsetto dell’imperatrice Eugenia. Questi preziosi, di inestimabile valore e bellezza, ahimè proprio mentre scrivo questo articolo sono stati oggetto di un furto: un pezzo di storia è stato perso per sempre...

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13:30 – Pranzo al ristorante Polidor

Dopo tanta immersione nell’arte, ci spostiamo a piedi nel quartiere latino per un Pranzo al ristorante Polidor, locale storico dal 1845, frequentato da Verlaine, che vi beveva assenzio, Joyce che qui scrisse “Ulisse” e Woody Allen, che lo ha reso immortale in "Midnight in Paris". Assaggiamo piatti tipici come Boeuf Bourguignone “Cuisse de Poulet” che accompagniamo con ottimo vino francese: una vera delizia!

 

14:30 – Mercatino delle Pulci di Saint-Ouen

Il pomeriggio lo dedichiamo interamente al Mercatino delle Pulci di Saint-Ouen: uno dei più grandi mercati antiquari del mondo. Qui si può trovare di tutto: vinili, mobili Art Deco’, oggetti vintage e pezzi da collezione. Sono 12 mercati in uno, 3.000 espositori, dal vintage Anni ‘50 agli oggetti più raffinati. È il paradiso per gli amanti del rétro. Noi ci perdiamo tra libri antichi e mobili vintage, comprando dei souvenir davvero unici ed originali e delle vecchie stampe.

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17:30 – Place Blanche e Moulin Rouge

Rientriamo a Montmartre per visitare il quartiere di Pigalle, famoso per il Moulin Rouge, celebre cabaret rosso nato nel 1889, icona della Belle Époque e patria del can-can. Qui è come essere protagonisti del musical con Nicole Kidman il “Moulin Rouge”. Dopo la seconda guerra mondiale il locale ha accresciuto la sua fama ospitando chansonniers francesi quali Édith Piaf e Yves Montand.

 

18:30 – Crème brûlée al Café des Deux Moulins

Dopo la tappa d'obbligo a Place Blanche ci concediamo una dolce sosta al Café des Deux Moulins, dove ha lavorato Amélie Poulain nel film cult “Il Favoloso mondo di Amélie”. Chi ama Amélie sa bene: questo è il suo regno. La fiamma caramellata della crème brûlée chiude il pomeriggio in dolcezza, con il cucchiaino rompo la crosticina, provando una sensazione di felicità proprio come Amélie. Ci dirigiamo in ostello per una pausa relax prima di cena. Sulla via del ritorno ci fermiamo a comprare degli éclair nella nota pasticceria Pain Pain e attraversiamo la piazza dove si trova l’uscita della metro Abesses, altro luogo iconico del film di Amélie, che è un capolavoro dell’art nouveau.

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21:00 – Cena a La Mère Catherine, Montmartre

La salita al Sacré-Cœur, con la funicolare illuminata in partenza dal parco di Square Loise Michel, e la vista dal Sacré-Cœur su Parigi al tramonto… sono pura magia. Ci rechiamo a La Mère Catherine in Plaze du Tertre che, dal 1793, accoglie scrittori, pittori e turisti affamati di storia.

Una leggenda narra che qui nacque la parola “bistrot” durante l’occupazione russa! È il più antico locale di Montmartre ma anche molto turistico! Si affaccia su una caratteristica piazza che però è quasi interamente occupata dai dehors dei ristoranti e tra di essi resistono artisti e ritrattisti.

Dai tavolini del bistrot ci godiamo le atmosfere di questa Piazza con un calice di champagne in mano. Compriamo dei quadri dipinti a mano e rientriamo all’Ostello, scendendo a piedi i 270 gradini. Prima di affrontare la discesa ci attardiamo davanti alla Basilica del Sacro Cuore, da dove si gode una delle viste più spettacolari su Parigi illuminata di notte. Questo è uno dei monumenti più iconici di Parigi per la sua posizione, per la sua architettura bizantina e per il bianco della sua pietra che si pulisce da sola e si sbianca a contatto con la pioggia. Pensiamo che non conosce davvero Parigi “chi non l’ha vista e ammirata dalla panciuta collina di Montmartre”.

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Lunedì– Ultime emozioni tra i vicoli di Montmartre

 

10:00 – 12:00 Passeggiata con Free Tour guidato a Montmartre

Passeggiamo tra i luoghi e le piazze del diciottesimo quartiere di Parigi con una guida per un free tour in lingua italiana prenotato su Civitatis. Abbiamo zigzagato per due ore tra le vie di questo quartiere conosciuto per il bianco latte del Sacré-Cœur e reso famoso da decine e decine di film. Il punto di inizio del tour, il Moulin Rouge, è uno degli edifici simbolo di Parigi: fu il primo edificio illuminato elettricamente. I suoi colori rossi (per il mulino a vento sulla cima) hanno rappresentato da sempre un simbolo di amore e passione. Qui si esibirono ballerine leggendarie, tra queste La Goulue che ispirò Toulouse- Lautrec. Un incendio lo distrusse nel 1915, ma venne subito ricostruito negli anni ’20 e da allora le pale del suo mulino non hanno mai smesso di girare ed illuminano il quartiere.

Visitiamo i luoghi vissuti da Van Gogh, che qui condivise casa con il fratello Theo, dal 1886 al 1888, al n. 54 di rue Lepic. Nel nostro girovagare passiamo davanti al Mur des Je T’Aime, il muro delle dichiarazioni d’amore in 300 lingue del mondo realizzato nel 1992 da un’idea di Frederic Baron. Esso simboleggia non solo l’amore ma anche la pace tra i popoli, una metafora che supera le divisioni.

In rue des Trois Frères, al numero 56, c'è Au Marché de La Butte, il negozio di frutta e verdura del signor Collignon, reso celebre dal film “Il favoloso mondo di Amélie”. Arriviamo in Place Emile Goudeau, nota residenza artistica di Montmartre all’inizio del XX secolo, dove artisti, poeti e scrittori potevano risiedere a basso costo.

Passiamo dal Bateu Lavoir frequentato da Modigliani, Picasso, Touluse Loutrec e primo atelier cubista, per il celebre quadro Les Demoiselles d’Avignon dipinto da Picasso nel 1907 ed oggi conservato nel museo di arte moderna di New York. Passiamo davanti alla casa di Dalida, al civico 11bis di rue d’Orchampte, dove l’artista ha vissuto per 25 anni fino alla morte.  Passiamo dal Moulin de la Galette, uno dei soli due mulini sopravvissuti (un tempo ce ne erano 30!), trasformato oggi in un’osteria.

Il luogo dove sorgeva il vero Moulin de la Gallette, si trova però poco più avanti e, divenne una celebre sala da ballo a Montmartre, immortalata da Renoir nel “Bal au moulin de la Galette", visibile al Musée d’Orsay, proprio per catturare l'atmosfera di gioia e spensieratezza del locale. Le origini di questo mulino sono legate alla leggenda dei cosacchi che, nel 1814, uccisero il mugnaio Debray appendendone le membra alle ali, mentre difendeva il mulino stesso. Il nome, invece deriva, da una frittella rustica che veniva offerta dalla famiglia Debray come consumazione inizialmente insieme al latte e successivamente insieme al vino.

Arriviamo a Square Suzanne- Buisson, dove si trova la statua di Saint Denis, primo vescovo di Parigi, che secondo la leggenda fu decapitato nel 250 d.c. nei pressi di piazza Abesses. Dopo la decapitazione il Santo raccolse la sua testa e iniziò a camminare in Rue des Martyrs per diversi km verso nord, pregando e predicando, fino ad arrivare al luogo dove oggi sorge la Basilica di Saint-Denis. La statua si trova in corrispondenza del pozzo dove, secondo la leggenda, Saint-Denis si sarebbe fermato per lavarsi la testa dopo la decapitazione.

Passiamo da Avenue Junot per raggiungere l’Abreuvoir dove si trova il busto di Dalida, molto amata nel quartiere: si dice che toccare il suo seno porti fortuna! Visitiamo Rue de l'Abreuvoir, la Maison Rose, il Clos Montmartre (una vera vigna urbana!) completando un percorso ricco di fascino a Place du Tertre. Le scale, le facciate color pastello, i cortili nascosti: ogni angolo è pura magia. Rue de l’Abreuvoir è tra le strade più fotografate di Parigi, con la Maison Rose sullo sfondo e la cupola del Sacré-Cœur in lontananza.

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12:30 – Trasferimento in taxi verso Orly

Alle 12:30 il nostro transfer prenotato su booking ci attende all’ingresso dell’ostello. Un ultimo sguardo ai tetti grigi e alle facciate color crema dal finestrino. Parigi si allontana ma rimane nel cuore, come una melodia dolce e persistente. Perché Parigi è un racconto che non finisce mai: a volte basta una crème brûlée, un quadro di Monet o una canzone suonata a Montmartre per sentirsi parte di un capolavoro. Questo itinerario è pensato per chi ama viaggiare con gli occhi e con il cuore, per chi cerca bellezza, storia e ispirazione. Che tu sia un appassionato d'arte, un romantico o un cinefilo, Parigi ti accoglie e ti conquista, sempre. Bon voyage!

À bientôt, Paris.

 

-----INFORMAZIONI PRATICHE-----

 

COME ARRIVARE

In aereo: da Brindisi la compagnia Transavia vola direttamente nel cuore di Parigi ad Orly mentre da Bari voli della Ryanair collegano la Puglia a Beauvais, distante in autobus 1 ora e mezzo dal centro di Parigi.

In treno: esistono collegamenti diretti giornalieri per Parigi da Milano Centrale e Torino.

 

DOVE DORMIRE

o   Le Regent Montmartre: Nel cuore del quartiere di Montmartre. A due passi dalla Stazione metro di Anvers. Stanze familiari con bagno privato e vista sul Sacré-Cœur. Arredi moderni e spazi di coliving. Colazione disponibile in loco previa prenotazione.

Indirizzo: 37 Blvd Marguerite de Rochechouart, 75009 Paris, Francia

Telefono: +33 1 48 78 24 00

Web: https://www.leregent.com/

 

DOVE MANGIARE

o   Brasserie Barbès: Nel cuore di Montmartre. Tra luci industriali e cucina contemporanea, questo locale è simbolo del nuovo melting pot parigino.

Indirizzo: 2 Bd Barbès, 75018 Paris, Francia

Telefono: +33 9 74 64 19 28

Menu:brasseriebarbes.com

Prenotazioni:zenchef.com

o   Polidor: locale storico dal 1845 frequentato da Verlaine, Rimbaud, Joyce e Woody Allen, che lo ha reso immortale in "Midnight in Paris".

Indirizzo: 41 Rue Monsieur le Prince, 75006 Paris, Francia

Telefono:+33 1 43 26 95 34

Menu:polidor.com

o   Café des Deux Moulins: Dolce sosta, imperdibile le crème brulè di Amélie Poulain, protagonista del film cult “Il Favoloso mondo di Amélie”.

Indirizzo: 15 Rue Lepic, 75018 Paris, Francia

(Visitate il profilo Instragram)

Prenotazioni dal sito: https://www.cafedesdeuxmoulins.com/

o   La Mère Catherine: Situato in Plaze du Tertre, che dal 1793, accoglie scrittori, pittori e turisti affamati di storia. Una leggenda narra che qui nacque la parola “bistrot” durante l’occupazione russa!

Indirizzo:6 Pl. du Tertre, 75018 Paris, Francia

Telefono:+33 1 46 06 32 69

Menu:lamerecatherine.com

Prenotazioni: opentable.fr

o   Pain Pain: Forno, pasticceria e caffè chic con classici francesi di pane, torte e pasticcini, oltre a baguette ripiene.

Indirizzo: 88 R. des Martyrs, 75018 Paris, Francia

Sito web: https://pain-pain.fr/;

 

COSA VISITARE

·       Notre-Dame de Paris (https://www.notredamedeparis.fr/)

·       Sainte-Chapelle (https://www.sainte-chapelle.fr/it)

·       Musée d'Orsay (https://www.musee-orsay.fr/fr)

·       Musée de l’Orangerie (https://www.musee-orangerie.fr/it)

·       Champs-Élysées e Arco di Trionfo (https://www.paris-arc-de-triomphe.fr/)

·       Il Louvre(https://www.ticketslouvre.com/fr?)

·       Tour Eiffel (https://www.toureiffel.paris/it)

·       Mercatino delle Pulci di Saint-Ouen (https://www.parigi.it/it/mercato-delle-pulci-di-saint-ouen.php)

·       Passeggiata con Free Tour guidato a Montmartre (Prenotabile attraverso la piattaforma Civitatis)

 

PER SAPERNE DI PIÙ

Web: https://parisjetaime.com/ita/

 

COSA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE

·       Guida Parigi di Dove in versione digitale dove si trovano i grandi classici e nuovi quartieri, angoli segreti. All’interno, tour negli arrondissement, indirizzi di hotel, ristoranti e tante utili informazioni.

·       Guida Pocket Parigi, Editore: ‎Lonely Planet Italia- Data di pubblicazione: ‎24 marzo 2023, Edizione: ‎7; Lingua: ‎Italiano; Lunghezza stampa: ‎224 pagine.

·       Parigi a piedi. Curiosità e piccole scoperte, Editore: Nuinui, Data di pubblicazione: ‎16 giugno 2020- Lingua: ‎Italiano.

·       Parigi da scoprire. Segreti, storie e tante altre curiosità: Editore: ‎Lonely Planet Italia, Data di pubblicazione: ‎9 giugno 2023, Edizione: ‎2°; Lingua: ‎Italiano; Lunghezza stampa: ‎104 pagine.

·       Parigi. Con Carta geografica ripiegata, Editore: ‎Touring, Data di pubblicazione: ‎26 gennaio 2024, Lingua: ‎Italiano; Lunghezza stampa: ‎96 pagine.

·       Parigi Guida Turistica Michelin - Mappa Dettagliata Ripiegabile | Guida Turistica Essenziale | Scopri i Segreti di Parigi, Edizione Aggiornata, Editore: ‎White Star, Data di pubblicazione: 25 maggio 2023; Lingua: ‎Italiano; Lunghezza stampa: ‎192 pagine.

·       Parigi. The passenger. Per esploratori del mondo. Ediz. a colori, Editore: ‎Iperborea, Data di pubblicazione: ‎11 novembre 2020, Edizione: ‎Illustrata; Lingua: ‎Italiano.

·       Parigi. Città del mondo Copertina rigida – 5 settembre 2025, Editore: White Star- Collana: Viaggi e turismo 96 p., ill., Rilegato.

·       Guida di Parigi di Giulia Ceirano. Acquistabile dal sito o dalle pagine social. Pdf scaricabile (50 pagine). Completa di panorami e angoli instagrammabili, nonché esperienze e consigli su cosa leggere, vedere, ascoltare.

 

CONSIGLI PRATICI E CURIOSITÀ CINEMATOGRAFICHE

·       Biglietti online: Prenota in anticipo i musei principali (Louvre, Orsay, Sainte-Chapelle) per evitare le code.

·       Navigazione urbana: Usa l'app Bonjour RATP per muoverti facilmente con metro, bus e tram. Bolt e Uber sono ottime alternative.

·       Street food da non perdere: Baguette jambon-beurre, crêpe al formaggio.

·       Curiosità cinematografiche:

o   Il Pont Alexandre III appare in "Midnight in Paris".

o   La Gare du Nord e la metropolitana fanno da sfondo a "Il favoloso mondo di Amélie".

o   Il Louvre è protagonista in "Il codice Da Vinci".

·       Vista alternativa sulla città: Il rooftop delle Galeries Lafayette offre uno splendido panorama gratuito.

·       Shopping vintage: Saint-Ouen e le boutique di Rue des Martyrs sono un paradiso per i cercatori di tesori.